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l'importanza del rooming-in

Sempre assieme anche in ospedale
l'importanza del rooming- in

Il contatto tra madre e figlio, che si realizza sia a livello epidermico che visivo

immediatamente dopo la nascita, dovrebbe continuare offrendo alla madre la possibilità di tenere sempre il bambino con sè. La pratica del “rooming-in” dovrebbe quindi sostituire quella di tenere madre e figlio in camere separate e a contatto soltanto durante “visite” programmate. La prima pratica presenta una serie di importanti vantaggi: per esempio, facilita il crearsi di un legame affettivo, rende possibile l’allattamento al seno tutte le volte che il neonato sollecita nutrimento e permette un contatto più stretto con il padre e gli altri familiari.
Il rischio di infezioni neonatali, che rappresenta una delle principali preoccupazioni,
risulta inferiore se il neonato rimane nella camera materna piuttosto che nell’ambiente chiuso di una nursery, in cui si possono sviluppare gravi epidemie. Il mantenimento del contatto madre-figlio favorisce la colonizzazione della pelle e del tratto gastroenterico del neonato da parte dei micro-organismi materni, che tendono a non essere di natura patogena e contro i quali agiscono gli anticorpi contenuti nel latte materno. Il neonato è protetto dagli organismi contro cui svilupperà un’immunità attiva solo in un periodo successivo.
I neonati tenuti nella nursery, invece, tendono ad essere soggetti ai batteri portati dal personale ospedaliero, micro-organismi che, in generale, sono più patogeni e spesso resistenti a molti farmaci antibiotici e contro cui non esistono anticorpi specifici nel latte della madre. Ciò spiega la facilità con cui le infezioni cutanee, gastrointestinali e delle vie respiratorie si diffondono in tali ambienti. La pratica del “rooming-in” elimina anche la necessità per il personale di portare i neonati dentro e fuori le camere materne, percorrendo talvolta lunghi tragitti all’interno dell’ospedale o della clinica e gli consente così di svolgere altre mansioni.
Il “rooming-in” può essere gestito in vari modi, in base alla struttura dell’ospedale o del reparto di maternità. Il principio fondamentale è consentire alla madre libero e facile accesso al neonato grazie alla sua vicinanza fisica, sia che il piccolo divida il letto con lei, traendo così molti importanti vantaggi, sia che si trovi in un altro letto posto nella stessa stanza.
tratto da Dichiarazione congiunta OMS/UNICEF
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